Tellaro - 12 aprile 2015
Gita al mare
ore 6:15 - Sede CAI |
ore 6:30 |
PARMA, LA SPEZIA |
LERICI |
175 mt |
165 mt |
3h 30min per l'intera giornata |
E (Scala delle difficoltà) |
ESCURSIONISTICA |
PULLMAN |
Maggioni Massimo Tel. 03958198 |
Magni Gian Paolo Tel. 03958211 |
Maggioni Luciano Cell. 3459384989 |
RITROVO: |
PARTENZA: |
ACCESSO: |
INIZIO ESCURSIONE: |
QUOTA DI ARRIVO: |
DISLIVELLO D+: |
TEMPO: |
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TRASPORTO: |
RESPONSABILI: |
Volantino con le quote di partecipazione Premi QUI
A Lerici, oltre ad ammirare il mare ed il bel borgo, è possibile fare una piacevole e pacifi ca escursione tra gli oliveti, nel contesto del Golfo dei Poeti. Escursione di facile esecuzione, adatta a tutti, che per qualche chilometro ci porta dal paese di Lerici al piccolo e antico borgo di Tellaro, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Si parte da piazza Garibaldi imboccando, sotto un portico, via Doria. Si propone subito una deviazione a destra (via Zanelli) verso il Castello, spettacolare complesso fortifi cato, eretto nel 1241 dai Pisani preoccupati dalla minaccia della dirimpettaia fortezza genovese di Portovenere. La rampa di via Doria raggiunge, in località Monticello (m 65), la carrozzabile per Tellaro: non si segue l’asfalto bensì un gradevole percorso pedonale che si sviluppa parallelo poco più a monte dove alcuni paracarri incisi indicano che la mulattiera fu realizzata come ‘strada militare’ del sistema difensivo del porto di La Spezia. Si arriva a Ca’ de la Lama (m 125), sotto le case di Serra e salita una scaletta si contornano le ortaglie e gli uliveti del villaggio. Si trovano le indicazioni per raggiungere il piccolo borgo di Serra, con i caratteristici vicoli, detti “budelli”, tipici dei paesini Liguri, che vale la pena visitare anche se è necessario percorrere una breve ma ripida salita. Si ridiscende per lo stesso tracciato e lungo il sentiero è facile rinvenire, nella platea sotto gli ulivi, belle fi oriture di orchidee come la serapide o l’orchidea farfalla. Si continua in piano a mezza costa sino ad un’edicola e, subito dopo, il percorso quasi s’inabissa nell’umida valle d’Allino (m 52) che scende al mare, giusto all’altezza di Fiascherino, della quale, fra la folta vegetazione, s’intravedono solo un paio di case. Si scollina su un poggio dal quale, in breve, si perviene agli sparuti ruderi di Barbazzano (m 132), dove il cammino si stabilizza senza ulteriori salti di quota e si attraversano lembi di macchia mediterranea e pinete. Giunti a Portesone (m 139), altro nucleo segnato dall’abbandono con le mura perimetrali delle dimore ricoperte da rampicanti, i percorsi che scendono a mare portano a Tellaro. La discesa si fa ripida e inizia la scalinata in pietra del cosidetto “Piastron”, dirupo a strapiombo sul mare; estesi oliveti arrivano fi no alle prime case del paese, che si superano per entrare nel centro storico, fi no al piccolo scalo in mare per le barche dei pescatori.