Bivacco Rusconi-Anghileri - 11 ottobre 2015
ore 6:30 - Sede CAI (UPDATED) |
ore 6:45 (UPDATED) |
LECCO, SONDRIO, CAMPO MORO |
DIGA DI ALPE GERA (1910 mt) |
2564 mt |
654 mt |
2h 30min |
F (Scala delle difficoltà) |
ESCURSIONISTICA |
mezzi propri |
De Faveri Angela Cell. 3392389055 |
Maggioni Enrico Cell. 3480723995 |
Maggioni Luciano Cell. 3459384989 |
RITROVO: |
PARTENZA: |
ACCESSO: |
INIZIO ESCURSIONE: |
QUOTA DI ARRIVO: |
DISLIVELLO D+: |
TEMPO: |
DIFFICOLTA': |
ATTREZZATURA: |
TRASPORTO: |
RESPONSABILI: |
Il Bivacco Rusconi-Anghileri è situato nei pressi del Passo Confinale (m 2628) tra la Valmalenco e la Val Poschiavo. A Sondrio prendiamo la provinciale 15 con la quale risaliamo la Val Malenco. La salita al bivacco ha come punto di partenza la diga di Campo Gera, a 2000 metri di quota, facilmente raggiungibile salendo, oltre Lanzada e Campo Franscia percorrendo una strada quasi interamente asfaltata che termina proprio nei pressi della diga. Raggiunto il poderoso sbarramento di questa seconda diga, lo risaliamo sfruttando una stradina e attraversando uno sbarramento, dirigendosi a sinistra, si sale al Rifugio Bignami mentre bisogna seguire le indicazioni per il giro del lago di Gera, l’alpe Gembrè e la val Poschiavina. Percorriamo così una strada che, ad un certo punto, inizia a salire in val Poschiavina. La dobbiamo seguire solo per un tratto: non appena scorgiamo, alla nostra sinistra, un ponte sul torrente della valle, dobbiamo lasciarla e seguire un sentiero che, valicato il torrente, sale all’alpe Poschiavina per poi scendere bruscamente per diverse decine di metri, riavvicinandosi al bacino artifi ciale. Dopo essere passati sotto un impressionante artiglio roccioso, raggiungiamo, con un ultimo tratto pianeggiante, l’alpe Gembrè (m 2224). Prima di giungere all’alpe, dobbiamo superare due croci, una di ferro ed una di legno; pochi metri oltre le croci, lasciamo il sentiero principale per seguirne uno meno marcato, che raggiunge due baite ed una piccola fontana. La traccia è ben marcata, ma le segnalazioni (bolli rossi) sono rare. Il sentiero risale il ripido gradino erboso e roccioso, dapprima verso sinistra, poi con alcuni tornanti. Raggiungiamo così un bellissimo pianoro, a quota 2400 m. Qui la traccia si fa molto debole ma prosegue diritta verso il centro del pianoro, da dove, si vede già bene lo scatolone arancione del bivacco. Ci ritroviamo ai piedi di una formazione rocciosa arrotondata, presso un grande ometto. Possiamo aggirarla sia destra che a sinistra. Scegliamo questa seconda soluzione e ci ritroviamo nei pressi di un torrentello che scende da un grande vallone. Seguiamolo, lasciandolo sempre alla nostra sinistra: in breve ritroviamo il sentiero, segnalato anche da evidenti ometti. Risalito il canalone, la traccia ci porta diritta al Passo Confi nale (m 2628), che immette in Val Tempesta, laterale di destra della Val Poschiavina, in Svizzera. Poco sotto il passo scorgiamo facilmente un piccolo specchio d’acqua. Per raggiungere il bivacco non dobbiamo però valicare il passo, ma piegare a sinistra e risalire un dosso erboso, fi no alla quota di 2654 metri. Dal momento della partenza sono trascorse due ore - due ore e mezza, per un dislivello di circa 664 metri. A questo punto non ci resta che tornare per la via di salita, senza mancare di osservare, verso nord-ovest, l’imponente mole dei pizzi Argient e Zupò (3945 m e 3995 m).