Gran Zebrù - 19/20 luglio 2014

 ore 9:00 - Sede CAI
 ore 9:30
 LECCO-SONDRIO-BORMIO
 SANTA CATERINA VALFURVA
 3859 mt
 950 mt 1° giorno - 1153 mt 2° giorno
 2h 1° giorno - 4h 2° giorno
 EEA (Scala delle difficoltà)
 ALPINISTICA
 mezzi propri
 Lavelli Angelo Cell. 3491028897
 Magni Eugenio Cell. 3349391558
 
RITROVO:
PARTENZA:
ACCESSO:
INIZIO ESCURSIONE:
 QUOTA DI ARRIVO:
DISLIVELLO D+:
TEMPO:
DIFFICOLTA':
ATTREZZATURA:
TRASPORTO:
RESPONSABILI:
 
 

 zebru 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dal parcheggio del Rifugio dei Forni si inizia a salire imboccando la stradina sterrata che procede lungo il lato sinistrozebru 3 della Val Cedec. Il tratto iniziale è abbastanza ripido, supera alcuni tornanti guadagnando presto quota. Poi il percorso si svolge in leggera salita a mezzacosta, in questo tratto in salita è possibile ammirare il Ghiacciaio dei Forni con le imponenti cime che lo sovrastano. Il cammino prosegue in Val Cedec, dove il sentiero non è mai ripido e faticoso, e con una serie di tornanti si raggiunge il ben visibile Rifugio Pizzini m 2706. Dal rifugio si trascura il sentiero che sulla destra sale verso il Rifugio Casati, volgendo a sinistra su un sentiero che risale la morena (ometti) puntando verso la piramide del Gran Zebrù fi no a raggiungere il ghiacciaio nei pressi di un grande roccione. Si inizia a risalire il ghiacciaio prima in piano sulla sinistra, per volgere poi gradualmente a destra su pendenza maggiore, dove la traccia porta alla base del pendio-canale che porta alla Spalla del Gran Zebrù. Il canale è il tratto più ripido di tutta l’ascensione, si risale su roccette affi oranti o neve il primo tratto, poi ci si tiene al centro del canale (pendenza di 45°) fi no a sbucare sulla Spalla, a quota 3462 m. Si prosegue sul ghiacciaio pensile, con la traccia che sale prima direttamente, per piegare poi a destra, superando un piccolo pianoro e puntando alla base della cresta SE. zebru 2
Un pendio ripido (dai 40° a 45°) con un tratto di facili roccette conduce alla cresta terminale, a volte piuttosto affi lata, e seguendo il fi lo (o qualche metro sotto sulla sinistra) si arriva in cima, dove si trova una grande croce metallica. In discesa si segue lo stesso itinerario percorso in salita. (per chi volesse c’è la possibilità di optare per il Cevedale).