Dolomiti di Brenta - 10/11 settembre 2016
ore 4:50 - Sede CAI di Montevecchia o sede CAI di Desio |
ore 5:00 |
BRESCIA, MADONNA DI CAMPIGLIO |
rifugio VALLESINELLA (1514 mt) |
2580 mt 1° giorno 2491 mt 2° giorno |
1000 mt 1° giorno 1000 mt 2° giorno + 100 mt ferrata |
4h 30min 1° giorno per l'intero giro 4h 30min 2° giorno per l'intero giro |
EEA (Scala delle difficoltà) MD la via ferrata del 1° giorno F la via ferrata del 2° giorno |
ESCURSIONISTICA SET DA FERRATA e LAMPADA FRONTALE |
mezzi propri |
Spada Andrea Cell. 3398515711 Como Gianluca Cell. 3356003756 |
in collaborazione con il Cai di DESIO |
RITROVO: |
PARTENZA: |
ACCESSO: |
INIZIO ESCURSIONE: |
QUOTA DI ARRIVO: |
DISLIVELLO D+: |
TEMPO: |
DIFFICOLTA': |
ATTREZZATURA: |
TRASPORTO: |
RESPONSABILI: |
NOTE: |
Dolomiti di Brenta
Sentiero Sosat e Bocchette Centrali
Programma:
Sabato 10 settembre
- salita al rifugio F.F. Tuckett e Quintino Sella (2272 mt) e sentiero attrezzato Sosat sino al rifugio Alimonta (2580 mt) dove pernotteremo il sabato sera (1/2 pensione).
Domenica 11 settembre
- sentiero (ferrata) Bocchette Centrali sino al rifugio Pedrotti (2491 mt), con successiva discesa al rifugio Brentei (2182 mt) e nuovamente al rifugio Vallesinella per il rientro in auto.
NOTE:
- Non è necessario né obbligatorio percorrere i sentieri attrezzati e/o le ferrate menzionate essendo i rifugi comunicanti anche attraverso sentieri normali.
- L’eventuale scelta alternativa dovrà essere comunicata ai capi-gita.
- La gita è consigliata solo a persone allenate e autonome nella conduzione delle ferrate; i capi-gita si riservano comunque di visionare e giudicare un’eventuale esclusione nel momento in cui non ci fossero le condizioni richieste nei partecipanti.
- Solo chi è munito di set da ferrata omologato ed in regola con la normativa UIAA potrà percorrere le ferrate; in caso contrario utilizzerà i sentieri normali.
- I partecipanti devono necessariamente essere in regola con il Tesseramento Cai 2016.
- E’ necessario versare la caparra di 20€.
- La conduzione della gita sarà decisa in funzione delle condizioni meteo.
Sabato 10 settembre: Itinerario Sentiero SOSAT
Percorso stradale:
Da Madonna di Campiglio (Tn) raggiungeremo la vicina località Vallesinella (5km) tramite strada stretta ma asfaltata fino ad un grande parcheggio, di solito a pagamento, dove si trova anche l'omonimo rifugio Vallesinella.
Avvicinamento:
Il famoso sentiero attrezzato SOSAT collega il rifugio Tuckett al rifugio Brentei od eventualmente al rifugio Alimonta, da ciò ne deriva che esso può essere percorso indifferentemente in entrambi i sensi. Nella relazione che segue si è partiti dal rifugio Brentei per terminare al Tuckett (ndr, noi la percorreremo in senso opposto).
Prendere il segnavia n.318 che in circa 50 minuti di sentiero nel bosco porta al rifugio Casinei (1825mt). Qui si trova un primo bivio dove a sinistra si procede in direzione Tuckett mentre a destra in direzione rifugi Brentei e Alimonta. Procedendo in direzione Brentei il sentiero si "apre" sulla valle del Brenta ed a circa 2000mt troviamo un ulteriore bivio dove deviando a sinistra si procederebbe nuovamente per il rifugio Tuckett e splendida vista sul castelletto di Brenta, continuando invece per il nostro sentiero, oltre ad ammirare alle nostre spalle gran parte del gruppo Adamello (Carè Alto-Presanella) si arriva al rifugio Brentei in 1.15h (2.30h da Vallesinella) a quota 2182mt. Qui il paesaggio è strepitoso: sullo sfondo le Bocchette Centrali, continuando a destra oltre la Bocca di Brenta trova posto il grandioso Crozzon di Brenta. Dal rifugio Brentei si prende il sentiero 323 che sale per il rifugio Alimonta, lo si percorre per circa 40 minuti fino ad incontrare un bivio, nel bel mezzo del detritico Vallone dei Brentei, dove si svolta a sinistra seguendo il sentiero 305b. Poco dopo una targa avvisa dell'inizio della ferrata e qui ci si imbraga.
La Ferrata:
A pochi metri dalla targa vi è la prima scaletta ed in rapida successione una seconda, alcuni passi in piano e si superano roccette in facile e divertente arrampicata comunque sempre attrezzate con fune. Ci si trova "sopra" il rifugio Brentei e si percorre una lunghissima e comoda cengia verso il termine della quale un passaggio un po' delicato e non attrezzato obbliga a proseguire con molta cautela. Dopo circa 20 minuti di cengia si arriva nel tratto più caratteristico del SOSAT. Una lunga scala scende nel primo tratto della gola e già si vede la parete opposta da risalire tramite una prima scala raggiungibile tramite una breve cengia attrezzata ed alcune staffe metalliche. Si continua guadagnando pian piano quota, a tratti tramite facili roccette attrezzate sempre con cavo e staffe, a tratti tramite l'ausilio di brevi scale. La parete in questione se percorsa al mattino risulta completamente in ombra e nella parte alta presenta una comoda cengia dove eventualmente poter sostare in attesa di superare l'ultima scaletta metallica. Il punto alto dell'escursione, a circa 2450mt, è vicino. Gli ultimi metri in salita si guadagnano attraverso un caratteristico foro nella roccia e pochi ma divertenti passaggi su roccette ben gradinate. Finalmente eccoci sul vasto pianoro detritico dove risulta più che evidente lo sgretolamento subito e tutt'ora in atto da parte delle rocce Dolomitiche. L'attraversamento del pianoro richiede circa 20 minuti e si procede camminando su grossi massi con itinerario sempre ben marcato, si arriva cosi "sopra" il rifugio Tuckett ma il raggiungimento di quest'ultimo richiede però ancora circa 45 minuti di cammino in quanto è necessario allontanarsi dal rifugio in direzione Bocca del Tuckett (destra) a mezza costa dove i passaggi su roccia bagnata, dall'acqua sciolta dei nevai, sono ancora attrezzati con cavetto scorrimano fino alla scaletta finale con tanto di targa metallica indicante l'inizio della via per chi ovviamente inizia la ferrata dal senso opposto al nostro. Si attraversa in pochissimi minuti il canalone del Tuckett che a seconda delle stagioni può risultare più o meno innevato e ci si porta sul lato opposto del canale stesso dove ci si ricongiunge con il sentiero di arrivo delle Bocchette Alte (n.305) raggiungendo così in circa 15 minuti il rifugio in questione. Nel complesso un' escursione non difficile che se percorsa nella direzione di questa relazione offre la possibilità di affrontare il tratto attrezzato in salita avendo così la possibilità di divertirsi in facili passaggi di arrampicata.
Domenica 11 settembre: bocchette centrali
Avvicinamento:
Anche in questa relazione ci si riferisce al percorso che noi seguiremo in senso opposto. Ci si incammina sul sentiero n.318 superando la chiesetta alle spalle del rifugio ed in circa 30 minuti di sentiero a mezza costa abbastanza piano con solo qualche sali-scendi si raggiunge la base del nevaio di Bocca di Brenta il quale si presenta più o meno esteso a seconda della stagione. Comunque sia, il canale innevato, in gran parte lo si evita poichè l'attacco della via è sulla sinistra molto prima del termine di questi.
La Ferrata:
Indossato tutto il necessario si inizia la via n.305 (1.15h dal Brentei) e si procede subito superando un salto di roccia tramite una breve scaletta per immettersi poi su un sentiero di roccia (cengia) esposto e da percorrere in parte piegati sulle gambe, attrezzato con cavo scorrimano che aggira in parte il lato ovest di Brenta Alta dopo di che con una successiva scaletta ed alcune facili roccette a volte non attrezzate, vista l'estrema facilità, si scende in una enorme fenditura racchiusa tra la cima di Brenta Alta ed il famoso Campanile Basso, da qui si risale sempre su facili roccette. La via prosegue su lunga cengia sempre esposta e sempre attrezzata con fune finendo dopo alcuni saliscendi attrezzati nei punti più verticali con comode staffe metalliche alla base degli Sfulmini e successivamente alla Torre di Brenta. Interessante a circa 3/4 del tragitto un enorme "ferro di cavallo" dove l'esposizione è massima e ci si trova di fronte ad escursionisti che hanno iniziato la via dal rifugio Alimonta. Qui, sempre in sicurezza, ci si trova sospesi a 500mt dal fondo detritico. Si procede sempre su cengia attrezzata esposta, che gli alpinisti più esperti chiamano ironicamente "alta pista ciclabile", si incontrano un paio di saliscendi su roccette superabili anche grazie ad una scaletta e si svolta a sinistra nuovamente su cengia dando un ultimo sguardo al Campanile Basso posto alle nostre spalle fino alla Bocca degli Armi dove si discende verticalmente una breve crestina con l'ausilio di una serie di scalette fino a toccare il nevaio del canalone che porta al già visibile rifugio Alimonta. Il nevaio lo si supera, ovviamente in discesa, in pochi minuti e senza troppe difficoltà ma è necessario, nel caso di ghiaccio vivo in stagione estiva avanzata, assicurarsi con piccozza e ramponi; da notare all'inizio della discesa sulla destra la traccia di sentiero in mezzo al ghiaione che rappresenta l'inizio o l'eventuale arrivo del percorso delle Bocchette Alte.
La discesa:
<Dal rifugio Alimonta si vede la traccia di sentiero che ripidamente porta al rifugio Brentei incrociando il bivio per il sentiero attrezzato SOSAT 2400mt (Alimonta-Tuckett) e superando alcuni tratti tra grossi massi bianchi. Dal rifugio Brentei si procede poi in direzione rifugio Casinei n.318 e poi Vallesinella come l'andata. Durante la discesa, alle spalle, è possibile "inquadrare" il tragitto completo delle Bocchette Centrali.